mercoledì 18 settembre 2013

Con un'affettatrice Berkel, la cucina è una favola! E' di origine olandese, ma c'entra con l'Italian Style? Ho scoperto di si..............


 











Sono un fortunato possessore di un'affettatrice Berkel, ereditata e preziosamente conservata nella mia cucina in Toscana.
La storia della mia affettatrice risale a qualche decennio fa, quando fu "salvata" dalla rottamazione da parte di un macellaio incauto.....Curiosamente ho invece cercato la storia del marchio Berkel e leggete cosa ho scoperto.
 

Fine anni '800.
Per anni il giovane macellaio olandese Wilhelmus Adrianus Van Berkel cerca di coniugare il suo mestiere di macellaio e la sua passione per la meccanica. Finalmente, dopo lunghi tentativi, mette insieme due idee semplici, ma geniali: una lama concava, che riproduce con precisione il movimento mano/coltello, e un piatto mobile che scorre verso la lama. È nata l'affettatrice.
Il 12 ottobre 1898, Van Berkel fonda a Rotterdam la prima fabbrica di affettatrici del mondo.
Nell'arco del periodo del '900 la fabbrica si espande, fino ad essere acquisita da un gruppo multinazionale inglese.
Nel 2004, due manager della Avery-Berkel, Mauro Amadei e Vincenzo Baldi, decidono di acquisire il marchio Berkel per rilanciarlo in tutto il mondo.
Con alle spalle l'esperienza e il know-how di chi è stato primo nel suo campo per oltre un secolo, e con lo slancio dato da importanti investimenti, la Berkel si prepara ad aprire un nuovo capitolo della sua storia.
L'Italian Style si sposa con i valori del Berkelism, ed entra nel mondo del food equipment.
 

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